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Il significato del mito (o allegoria) della caverna

Spiegazione delle allegorie    La caverna è in primis il mondo sensibile, l’impermanente mondo terreno contrapposto a quello eterno delle idee. Le sue pareti, come un impermeabile velo, impediscono la vista del mondo esterno. La caverna rappresenta l’opinione, la doxa (dal verbo dokeo , che in greco significa sembrare). Infatti delle cose mutevoli non si può avere scienza. Possiamo anche intendere la caverna come il simbolo della chiusura mentale, delle ideologie preconfezionate (le ombre proiettate dagli uomini che governano la caverna), del conformismo egoista, della prigionia dell’anima. Il prigioniero non vede solo le ombre delle cose artificiali, ma percepisce anche se stesso come ombra. Ha un’idea fallace di sé, frutto di una proiezione ordita da altri che egli non sa scorgere. La caverna è anche la visione materialistica di un mondo dove tutto è fugace e illusorio, un mondo cupo e incolore in cui manca un cielo a cui tendere. Nella caverna gli uo...

LE GUERRE D’ITALIA (1494-1516)

Con la morte di Lorenzo il Magnifico, nel 1492, si concluse un periodo di relativa pace che era iniziato con la pace di Lodi (1454) e che aveva concluso lo scontro tra Venezia e Milano. Nel 1494 il re di Francia Carlo VIII, che si riteneva il legittimo erede degli Angioini del meridione italiano, scese in Italia per conquistare il Regno di Napoli.

Martin Lutero e la Riforma protestante

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«In un’afosa giornata di luglio dell’anno 1505 un viaggiatore solitario avanzava a fatica sulla strada riarsa alle porte del villaggio di Stotterheim in Sassonia. Era un giovane, basso ma tarchiato, vestito da studente universitario. Mentre si avvicinava al villaggio, il cielo si rannuvolò; d’un tratto cadde un acquazzone che presto divenne uno scrosciante temporale. Un fulmine squarciò l’oscurità gettando a terra il viandante che nello sforzo di rialzarsi, gridò pieno di terrore: “Sant’Anna, aiutatemi! Mi farò monaco!”» (R. H. Bainton, Lutero, Einaudi, 1980). Con queste parole Roland Bainton ricorda un episodio fondamentale della vita di  Martin Lutero, colui che avrebbe frantumato l’unità religiosa del cattolicesimo.

Città e Comuni nel Medio Evo

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Nel Medioevo le città erano delimitate dalle mura. Con la parola urbs si intendeva la città in senso fisico, con le sue case e le sue vie; invece con la parola civitas si intendeva la comunità, la città nel senso politico e sociale. Nel corso dell'Alto Medioevo (476-1000 d.C.) l'alleanza tra Sacro Romano Impero e Chiesa aveva garantito alla Chiesa, a partire dal IV secolo, una serie di privilegi in materia di giurisdizione e di imposte. I vescovi, grazie anche al successivo sostegno dello stato franco, avevano quindi acquisito il potere di riscuotere le tasse e garantire l'ordine pubblico. Essi erano spesso coadiuvati da consigli di preti o di ricchi capi famiglia quando dovevano affrontare problemi di interesse generale. Ai tempi dell'Impero carolingio i grandi signori feudali, come i conti, avevano invece rinunciato ad una sede stabile, visto che le città non erano più sede di produzione artigianale e di commercio, ed erano soliti spostarsi co...

Parmenide di Elea

Il viaggio simbolico verso la verità. Un ampio frammento contiene il proemio del poema in cui il filosofo racconta del viaggio che ha compiuto, sotto la guida delle Eliadi (le figlie del sole), verso la porta dalla quale si separano la via della luce, del giorno - da cui si accede al dominio della verità - e la via delle tenebre, della notte, dell'errore (vedremo poi che esiste anche una problematica terza via). Si tratta di un viaggio iniziatico, che ha come meta l'acquisizione di un sapere profondo, non accessibile a tutti.

Il Medioevo. L’impero, il feudalesimo e le monarchie

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L’idea di Medioevo è nata fin dall’inizio allo scopo di designare (...) un’epoca negativa. Gli artisti e i letterati del Rinascimento che si opponevano all’arte “moderna” (da loro stessi battezzata “gotica”, cioè barbara), i protestanti interessati a denigrare un’epoca in cui il papa aveva effettivamente diretto la società europea, gli illuministi in lotta contro la monarchia assoluta e il sistema feudale, avevano tutti interesse a dipingere il passato con i toni più cupi, mettendola in contrasto con la loro epoca di progresso (A. Barbero, http://www.zenit.org/it/articlesk/il-Medioevo  -un-epoca-costellata-di-ombre-che-ha-prodotto-eminenti-bagliori-di-luce)

LA DISPUTA SUGLI UNIVERSALI

Uno dei problemi gnoseologici e metafisici più rilevanti con cui i pensatori medioevali hanno dovuto misurarsi è stato quello “degli universali” . In cosa consiste tale questione? Quando noi formuliamo proposizioni del tipo “ogni corpo è esteso” , oppure “ogni uomo è razionale” , utilizziamo dei termini, in questo caso “corpo” e “uomo”, non riferendoci ad alcun specifico corpo o uomo; quindi in simili proposizioni noi facciamo riferimento ad un “quid” che risulta essere predicabile di tutti i corpi e di tutti gli uomini. Gli “universali” sono proprio questi oggetti di pensiero che possono essere applicabili a più individui , o, come dicevano gli scolastici, “id quod aptum est praedicari de pluribus” . 

La Seconda rivoluzione inglese

Col nuovo re Carlo II (1660) tornarono i vecchi problemi: corruzione della corte, arbitrio del sovrano, intolleranza religiosa e aperture verso il cattoli-cesimo.

La prima rivoluzione inglese

L'Inghilterra, nel corso dell'età elisabettiana (1558-1603) si era aperta al commercio internazionale. Nelle campagne si praticavano allevamento e agricoltura su larga scala e i due terzi delle esportazioni erano costituite dai pannilana. dei tessuti semilavorati che necessitavano ancora di alcune operazioni prima di poter essere utilizzati per creare un abito. Dopo la sconfitta inflitta all' Invincibile armata del re di Spagna Filippo II nel 1587, il prestigio dell'Inghilterra era balzato alle stelle.

Il Concilio di Trento e la Controriforma

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L’esigenza di una riforma interna «Fin dalla prime manifestazioni del protestantesimo alcune menti illuminate avevano chiesto alla Chiesa di Roma di assumere spontaneamente l’iniziativa di una riforma interna. Carlo Quinto, dopo la Dieta di Worms (1521), aveva suggerito d’indire un concilio». La risposta ai problemi e ai dubbi sollevati dalle dottrine luterane e dalle altre dottrine riformate fu fornita dalla Chiesa cattolica attraverso i decreti del C oncilio di Trento.

L'età di Carlo V

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Il 24 febbraio 1500 nelle Fiandre, e per la precisione a Gand, in quegli anni una delle più ricche e p opolose città d'Europa, dal matrimonio di Filippo d'Asburgo (primogenito di Massimiliano, imperatore del Sacro romano impero, e di Maria di Borgogna) con Giovanna di Castiglia (prima figlia dei "re cattolici" Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia) nacque Carlo.

LE SCOPERTE GEOGRAFICHE

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Forse non tutti sanno che i nomi dei continenti e dei luoghi geografici in generale sono stati decisi dagli europei. Australia, Asia, Patagonia, Colombia, Perù, Nigeria, sono i nomi con cui l'Europa ha chiamato quei luoghi. Questo è accaduto perchè è stata l'Europa a scoprire gli altri luoghi e ad imporre loro il proprio dominio per lungo tempo. Ma come è stata possibile questa "scoperta"?

Il mito di Er

  [614 a ] (....) Er figlio di Armenio, di schiatta panfilia (...) era morto in guerra e quando dopo dieci giorni si raccolsero i cadaveri già putrefatti, venne raccolto ancora incorrotto. Portato a casa, nel dodicesimo giorno stava per essere sepolto. Già era deposto sulla pira quando risuscitò e, risuscitato, prese a raccontare quello che aveva veduto nell’aldilà. Ed ecco il suo racconto.

Gli stati regionali in Italia

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In Italia, tra il ‘300 e l’inizio del ‘400 le lotte interne alle istituzioni comunali produssero una trasformazione dei comuni in signorie e principati. In Italia era dunque il signore, o un’oligarchia (come a Venezia) a farsi stato. «Ne derivò un carattere tendenzialmente autoritario delle istituzioni signorili, che restrinse l’area di partecipazione al governo e azzerò la dialettica sociale e politica fino ad alcuni decenni prima cuore dell’esperienza comunale in quegli stessi contesti» (G. Maifreda, Tempi Moderni, p.178).

La Cattività avignonese e il Grande Scisma d’Occidente

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Per finanziare l’espansione dello stato francese, Filippo IV il bello era riuscito a impadronirsi dei beni dei cavalieri templari, muovendo una serie di false accuse contro l’ordine. Per incrementare i proventi dello stato lo stesso Filippo decise, all’inizio del secolo XIII, di tassare anche gli ecclesiastici , suscitando le proteste del papa Bonifacio VIII.

La nascita dei Giudicati e il dominio aragonese in Sardegna

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Sotto Giustiniano, nel 534, i bizantini conquistarono la Sardegna sottraendola ai vandali. Più tardi, presumibilmente nel IX secolo, la forte pressione degli arabi (che avevano occupato la Sicilia a partire dall'827) isolò la Sardegna dall’impero bizantino da cui formalmente dipendeva. Fu presumibilmente tra la fine del IX secolo e l'inizio del X che la Sardegna organizzò in modo definitivo la propria autonomia politica.

LA GUERRA DEI CENT'ANNI

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Fra il 1337 ed il 1453, Francia e Inghilterra s'impegnarono in una serie di conflitti comunemente designati, a partire dal secolo XIX, come guerra dei cent'anni . L'origine della guerra dei cent'anni é collegata a un episodio leggendario avvenuto un freddo pomeriggio del 18 marzo 1314: duemila persone affollavano un’isoletta sulla Senna battuta dal vento per assistere all’esecuzione di Jaques de Molay, già Gran Maestro dei Templari, fino a poco tempo prima uno degli ordini religiosi più potenti della cristianità. In cambio di una condanna a vita il Gran Maestro aveva promesso di confessare pubblicamente “crimini che con il loro abominio insozzano la terra” tra cui sodomia, adorazione del demonio, sputi sulla croce, ecc.

La peste nera

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Dove la steppa asiatica raggiunge il Mar Nero, lungo la costa orientale della Crimea (oggi in Ucraina), sorge la città di Feodosiya, uno squallido insediamento con le fattezze tipiche della decadenza post-sovietica, ma nel 1340 si chiamava Caffa e il governatore genovese risiedeva in un sontuoso palazzo che si affacciava sul porto. I genovesi avevano mutato Caffa da un primitivo villaggio di pescatori in una graziosa città con un ricco mercato ed eleganti palazzi in pietra. Nel 1346 Caffa fu assediata dai tartari che scagliarono con le catapulte una grande quantità di cadaveri di appestati sulla città nella speranza che il morbo e il fetore uccidessero gli abitanti.

La nascita della filosofia

La filosofia (dal greco φιλοσοφία, composto di φιλε ῖ ν (filèin = amare) e σοφία (sofìa = sapienza), ossia amore per la sapienza, è la disciplina che, in occidente, si è configurata come un indagine critica e razionale intorno agli interrogativi di fondo che l’uomo si pone circa se stesso e le realtà che lo circondano.