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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

DONNE E GUERRA: UN RAPPORTO PROBLEMATICO

Esiste la convinzione, abbastanza diffusa ancora oggi, che le donne, in quanto portatrici di vita, siano naturalmente pacifiste. Secondo un’altra opinione, difesa anche da molte femministe, uomini e donne sarebbero perfettamente interscambiabili in qualsiasi attività.

Vittorio Emanuele III, il piccolo re e la Grande Guerra

L’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale fu sostenuto da tanti, ma la scelta cruciale fu decisa da pochissimi: il primo ministro Antonio Salandra, il ministro degli esteri Sidney Sonnino e il re Vittorio Emanuele III, la cui adesione fu però assolutamente determinante. La politica estera, infatti,  rientrava tra le prerogative regie e l’articolo 5 dello Statuto albertino affermava che la dichiarazione di guerra spettava al re.

L'ardore interventista nella Grande Guerra

Oggi può sembrare strano ma, allo scoppio della prima guerra mondiale, non solo i nazionalisti come Enrico Corradini o i futuristi come Filippo Tommaso Marinetti, ma anche scrittori come Thomas Mann, poeti come Ungaretti, democratici come Cesare Battisti e persino pacifisti a tutto tondo come Sigmund Freud si schierarono a favore dell’intervento.