Esiste la
convinzione, abbastanza diffusa ancora oggi, che le donne, in quanto portatrici
di vita, siano naturalmente pacifiste. Secondo un’altra opinione, difesa anche
da molte femministe, uomini e donne sarebbero perfettamente interscambiabili in
qualsiasi attività.
Materiali di filosofia e storia utili per alunni del liceo scientifico o classico
domenica 6 novembre 2016
Vittorio Emanuele III, il piccolo re e la Grande Guerra
L’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale fu sostenuto da tanti, ma la scelta cruciale fu decisa da pochissimi: il primo ministro Antonio Salandra, il ministro degli esteri Sidney Sonnino e il re Vittorio Emanuele III, la cui adesione fu però assolutamente determinante. La politica estera, infatti, rientrava tra le prerogative regie e l’articolo 5 dello Statuto albertino affermava che la dichiarazione di guerra spettava al re.
L'ardore interventista nella Grande Guerra
Oggi può sembrare strano ma, allo scoppio della prima
guerra mondiale, non solo i nazionalisti come Enrico Corradini o i futuristi
come Filippo Tommaso Marinetti, ma anche scrittori come Thomas Mann, poeti come
Ungaretti, democratici come Cesare Battisti e persino pacifisti a tutto tondo
come Sigmund Freud si schierarono a favore dell’intervento.
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