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DONNE E GUERRA: UN RAPPORTO PROBLEMATICO

Esiste la convinzione, abbastanza diffusa ancora oggi, che le donne, in quanto portatrici di vita, siano naturalmente pacifiste. Secondo un’altra opinione, difesa anche da molte femministe, uomini e donne sarebbero perfettamente interscambiabili in qualsiasi attività.

Vittorio Emanuele III, il piccolo re e la Grande Guerra

L’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale fu sostenuto da tanti, ma la scelta cruciale fu decisa da pochissimi: il primo ministro Antonio Salandra, il ministro degli esteri Sidney Sonnino e il re Vittorio Emanuele III, la cui adesione fu però assolutamente determinante. La politica estera, infatti,  rientrava tra le prerogative regie e l’articolo 5 dello Statuto albertino affermava che la dichiarazione di guerra spettava al re.

L'ardore interventista nella Grande Guerra

Oggi può sembrare strano ma, allo scoppio della prima guerra mondiale, non solo i nazionalisti come Enrico Corradini o i futuristi come Filippo Tommaso Marinetti, ma anche scrittori come Thomas Mann, poeti come Ungaretti, democratici come Cesare Battisti e persino pacifisti a tutto tondo come Sigmund Freud si schierarono a favore dell’intervento.

Teilhard de Chardin e Dietrich Bonhoeffer

Teilhard de Chardin Gesuita francese nato nel 1881 e morto a New York il 10 Aprile 1955. L’ordine dei Gesuiti si contrassegna per un particolare voto di obbedienza al Papa, ma de Chardin si distinse in questo; teorizzò una teologia rivoluzionaria completamente differente nel pensiero e nella modalità di configurare il mondo, per nulla obbediente rispetto alla dottrina consolidata.

Cronologia dell'età napoleonica

1796 : - Napoleone inizia la campagna d'Italia. L'esercito penetra in Piemonte e in Lombardia. Dagli "italiani antiaustriaci" Napoleone è visto come il salvatore delle autonomie repubblicane. La Francia vive del denaro preso all'estero e si impadronisce delle opere d'arte

Borsa, azioni e obbligazioni

Il nome "borsa" sembra derivi dalla denominazione di una piazza di Bruges in cui, fin dal XIV secolo, sorgeva il palazzo di una famiglia di mercanti veneti, i Della Borsa. Il nome venne poi utilizzato anche per definire altre piazze mercantili, ma ebbe la sua consacrazione ufficiale nel 1719, quando andò a definire la Bourse di Parigi.

LE GUERRE D’ITALIA (1494-1516)

Con la morte di Lorenzo il Magnifico, nel 1492, si concluse un periodo di relativa pace che era iniziato con la pace di Lodi (1454) e che aveva concluso lo scontro tra Venezia e Milano. Nel 1494 il re di Francia Carlo VIII, che si riteneva il legittimo erede degli Angioini del meridione italiano, scese in Italia per conquistare il Regno di Napoli.

Martin Lutero e la Riforma protestante

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«In un’afosa giornata di luglio dell’anno 1505 un viaggiatore solitario avanzava a fatica sulla strada riarsa alle porte del villaggio di Stotterheim in Sassonia. Era un giovane, basso ma tarchiato, vestito da studente universitario. Mentre si avvicinava al villaggio, il cielo si rannuvolò; d’un tratto cadde un acquazzone che presto divenne uno scrosciante temporale. Un fulmine squarciò l’oscurità gettando a terra il viandante che nello sforzo di rialzarsi, gridò pieno di terrore: “Sant’Anna, aiutatemi! Mi farò monaco!”» (R. H. Bainton, Lutero, Einaudi, 1980). Con queste parole Roland Bainton ricorda un episodio fondamentale della vita di  Martin Lutero, colui che avrebbe frantumato l’unità religiosa del cattolicesimo.